Siamo a casa da ieri sera tardi, molto tardi. Sì perché abbiamo voluto rimanere fino all’ultimo in spiaggia, c’erano molte cose da finire di fare… Fare scorta della risata della Benny che faceva il bagno con le sue amiche al largo. Galleggiare nel mare a pancia in su e coi capelli sciolti, ascoltando bene come l’acqua ovatti tutto il chiasso e trovo questo un insegnamento prezioso; quando attraversiamo momenti duri o c’è troppa confusione dentro e attorno a noi, lasciamo che il mare ci attraversi e ci insegni a galleggiare serenamente in ciò che non possiamo cambiare, pulendoci e aiutandoci a mettere le distanze giuste. E lasciamoci anche trasportare dalla corrente, che non è sempre un male l’abbandonarci, anzi. Poi c’erano altre conchiglie da raccogliere e da mettere nel barattolo di vetro che ho trovato nel frigo, sempre dono di mia suocera, oltre allo stinco di maiale abbandonato e che per ora nessuno trova il coraggio di mangiare, viste le temperature! Bè, nel barattolo molto carino, piccolino, con il classico tappo dorato doveva esserci della marmellata; quando l’ho trovato non ne era rimasta neppure una cucchiaiata e ora ci sono le mie conchiglie. È la prima volta che porto a casa un ricordo del mare, ma sto diventando molto romantica, lo sapete e infatti il barattolino con il suo contenuto prezioso ora è lì, appoggiato sul tavolino accanto a me e mi sembra una cosa meravigliosa sapere che cosa ci fa bene avere accanto. Dei talismani, dei sigilli a momenti importanti, degli amuleti… Non possiamo vivere senza magia! E io la magia cerco di tenermela sempre addosso e nello sguardo attraverso braccialetti preziosi di acquamarina e citrino che nell’acqua del mare ha cambiato colore, con il mio behappy tatuato, le stelline nei capelli, il profumo di verbena, gli anelli che sono persone e azioni dentro di me… E fidiamoci sempre del bene, mi raccomando! La tenerezza è uno scudo protettivo (This is a Good guide, di M. Eyskoot).