Ebbene, sabato notte Modena è stata inserita dal Governo nella zona arancione, ossia nelle città fortemente colpite dal coronavirus e siamo quindi tenuti a rispettare una serie di divieti e limitazioni utili a non far espandere ulteriormente il virus, c’è chi rispetta le regole (molti) e chi no (moltissimi) e va a sciare, a pranzo in trattoria, a passeggiare insieme ad altre decine di persone al parco scatenandomi molte riflessioni sulla capacità di assumersi responsabilità e di mantenere il contatto con la realtà.
In questo post però voglio dire principalmente altro, ossia sottolineare come la rete sia diventato uno strumento per diffondere bellezza e serenità, per sentirci uniti anche se temporaneamente lontani, per condividere con gli altri libri, rassicurazioni, consigli, filastrocche (Letizia Brucomela), passatempi per i bambini (Burabacio) giochi per noi adulti (come #25giorniacasa di Alice Avallone), moduli utili (i miei commercialisti, Studio90 di Formigine) e scambiarci opinioni, testimonianze, informazioni e sostenere ristoranti, negozi, esercizi commerciali, librerie grazie anche alle consegne a domicilio.
Una piazza virtuale insomma in cui è bello sostenersi e stare vicini perché questo momento difficile passi in fretta lasciandoci migliori, più attenti agli altri e a noi stessi, più capaci di creare cambiamenti positivi a partire da noi, dall’ambiente, dalla cura per il piccolo pezzetto di mondo in cui viviamo e se tutti facciamo così, allora la cura sarà universale.
Finirà presto, come finiscono tutte le cose senza cuore. Giò Evan (dalla bacheca di Ceci)
