Quasi un mese di silenzio qui, anche se vedo che ogni giorno in divers* tornate a vedere se c’è qualcosa di nuovo, a leggere e rileggere ciò che ho scritto in questi 3 anni di Comequando e mi fa tanto piacere, così rieccomi.
Questo mese è trascorso fra nuovi inizi faticosi ma anche luminosi, tante cose scritte sui miei quaderni coi fiori in copertina, un bellissimo corso di scrittura femminile esorbitante terminato ieri con il cuore gonfio di gratitudine per aver finalmente riconosciuto dopo tanti anni il mio senso, di trovare le parole giuste per dirlo e poi dirlo sul serio ciò che ho da dire, l’Amore sempre nuovo e qualche preoccupazione, anche un po’ di febbre e mali di stagione, ma poi via che si va.
Mi sono rifatta la frangetta corta, quella alla Audrey Hepburn o alla Amélie per intenderci e sto lasciando crescere i capelli, ho iniziato le pulizie profonde per Imbolc, il sabbat che chiama la primavera e ho tanto bisogno di eliminare le energie stantie dell’inverno e di questo periodo buio per tutti; lunedì oltre ad Imbolc festeggiamo anche il compleanno di Pasqualino, il cane che non sapevamo di volere e che ci ha cambiati profondamente, gli ho preso una cravatta rossa per la festa, non voglio perdere neppure un’occasione per celebrare la tenerezza.
Il primo dell’anno mi sono fatta un piccolo regalo, un ciondolo con la rosa dei venti a otto punte, perché in mezzo a tutti i casini che possono accadere nella vita, e nell’ultimo anno ne abbiamo avuto davvero prova, voglio sempre saper ritrovare la stella polare, ciò che mi guida e mi illumina.
Buona stella a tutt* voi!
