Chi mi conosce sa già quanto amo leggere, in particolare le poesie.
Credo che siano pillole di luce che ci giungono più o meno inaspettate per aiutarci a vedere, comprendere, accettare ciò che ci sta attorno.
Ieri sera, procedendo con il libro “Dodici ricordi e un segreto” di Enrica Tesio, che ormai ho finito, ho trovato questa poesia che vorrei dedicare alla mia Benny.
Canzone per Aura
Col mio corpo puoi farci un mantello, il mio braccio come cintura, te lo slacci se il tempo è bello, te lo stringi se hai un po’ di paura.
Dieci dita se vuoi te le dono, per contare di notte gli istanti, che trascorrono tra il lampo e il tuono, più è sereno e più sono distanti.
Con i nei facci mille puntini e sospendi le tue decisioni, metti i sogni sotto ai cuscini, in attesa di giorni più buoni.
Quando scegli che cosa volere, ti do i denti e le unghie affilate, lotta forte finché è in tuo potere, fatti strada ad ampie bracciate.
Quando piangi ti do le mie ciglia, un solletico lieve di piume, la risata è un genio in bottiglia, basta un tocco e la lacrima sfuma.
Prendi tutto di me, corpo e mente e poi metti i tuoi piedi sui miei, balleremo una danza struggente.
È nascosta, Benny, ma c’è! Refrattaria all’obiettivo, come sempre…