Claudio

Claudio è andato in cielo il 23 di febbraio. Ci eravamo conosciuti diversi anni fa al bar Sant’Agostino in centro a Modena dopo che io, facendo il gioco proposto da Chiara Gamberale nel suo meraviglioso libro Per dieci minuti, mi ero autoinvitata al suo tavolo. Ogni giorno per dieci minuti avevo scelto di fare qualcosa che non avevo mai fatto e quel giorno il mio qualcosa, o meglio qualcuno, fu lui, che vedevo prima con una signora ed erano felici, poi che non ho più visto per diverse settimane e infine che è ricomparso, solo, triste, spesso piangeva. Io pranzavo da sola, lui anche, così quel giorno gli chiesi se potevamo pranzare da soli ma insieme al suo tavolo. Mi confidò poi che fu una delle poche cose che lo rese di nuovo felice dopo la morte della moglie. Abitava a pochi passi dal bar, da solo perché se ne era andata anche la sua micia e il nostro pranzo era diventato un appuntamento fisso. Festeggiavamo i compleanni, Pasqua, Natale sempre a quel tavolo anche se lui diceva che non gli interessava più festeggiare da quando la Tosca non c’era più, poi però sorrideva tanto e a volte gli scappava qualche lacrima di commozione e quel cremino alla fine del pranzo era una delle sue gioie più grandi, perché Claude mi ha insegnato quanto è sacro saper gioire delle piccole cose. L’ultimo anno e mezzo non è stato facile per lui. Mi diceva che ormai era ora di andare, tutti gli dicevano “cosa dici? Dai su…”, ma io no, perché sapevo che aveva ragione, che ad un certo punto aspetti sereno che accada ciò che deve accadere. E il 23 febbraio Claudio si è spento nel sonno. È non troppo lontano, anche se non è più vicino e comunque sarà per sempre qui, dentro, vicino al cuore.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...