Oggi sono a casina perché non sto bene. Capita, ma da domani sarò più in forma di prima. In pausa pranzo Massi è tornato a vedere come stavo con una bella sberla di pizza alta e tutta unta e un regalo che non mi aspettavo, l’ha trovato stamattina alla Coop mentre pagava la bolletta della telecom. Mi ha regalato un cuscino dai colori dell’arcobaleno da mettere sotto alle ginocchia mentre faccio giardinaggio! Mi guarda sempre con curiosità, quando semino o interro piantine… a volte mi fotografa anche, probabilmente incuriosito dalle mie posizioni ricurve strane. Sono una maga nell’incurvarmi, nel piegare completamente le ginocchia e tenere i piedi sotto al sedere anche per delle mezz’ore. Raggomitolarmi insomma è una delle mie specialità; l’ho dovuto imparare mio malgrado, per occupare meno spazio possibile, per proteggermi da ciò che mi colpiva e sentire meno male. Il punto di ciò che scrivo oggi però non è tanto che ho sofferto, quanto che ho accanto un uomo che ha del miracoloso, perché cerca di rendere più morbido ciò che ho attorno da 8 anni. E fa questa cosa ogni volta che può, che se lo ricorda, che glielo permetto e non è sempre facile lasciarlo fare, soprattutto quando ora ti scopri fragile perché sei sempre dovuta essere troppo forte. E questa faccenda del dover essere forte poi ti rimane dentro, anche se vorresti solo essere umana, morbida, in-difesa, libera di essere te stessa e basta. La fortezza non è più un’etichetta che mi si addice e Massi lo sa bene. In questi 8 anni mi ha regalato poesie scritte su piccoli quadri di legno, silk-épil, anelli importanti, biglietti col buongiorno quasi tutte le mattine, la distanza quando ne avevo bisogno, il profumo di cui parlottavo con le mie amiche, che poi me l’avevano regalato anche loro, ma fa lo stesso, l’amore più grande e rispettoso possibile per Benny, i tentativi di farmi sorprese che poi io gli facevo saltare per l’ansia di non sapere cosa aspettarmi e allora basta, stiamo a casa, la pazienza nel seguirmi in cose che non aveva voglia di fare ma non lo diceva, il tempo per me stessa e per le mie amiche, il cd di Jovanotti, il concerto di Cristina D’Avena, il rispetto per il mio essere madre, lo smalto rosso di Chanel, il bite quando di notte digrigno i denti, gli ugg e le dansko, ossia le scarpe dell’inscopabilità, il vino righi, i bastoncini findus, il tappetino per yoga, quello che a forza di usarlo si chiudeva con me dentro… insomma, i regali dell’amore vero, quello in cui amore e odio, passione e disincanto, vicinanza e distanza stanno in equilibrio più o meno perfetto. Quando si è fortunati, bisogna dirselo!
Pic #foreverCeci
Commosso e felice. Grazie Popi 😘
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