Come un banano

Alle volte mi sento un po’ come un banano fra i quattro muri di un chiostro, in città.

Oggi lo guardavo dalla finestra della saletta in cui ho fatto due bellissime pratiche yoga, accartocciato lui e accartocciata io; tendo sempre ad incurvare la schiena quando ho delle preoccupazioni, vere o finte che siano. Sì perché esistono anche le preoccupazioni finte, quelle che continuiamo a pensare di avere ma in realtà sono soltanto pensieri ricorsivi a cui ormai siamo abituati e continuiamo a ripeterceli come delle litanie, a renderli quasi reali a forza di dirceli.

E allora c’è bisogno di qualcuno che ci scrolli un po’, in modo da far cadere i pensieri vecchi e ricordarci che spesso siamo troppo duri, mentre occorrono soprattutto gentilezza, compassione e leggerezza prima di tutto verso di noi.

Felice week end!

🌴 Chiostro del Banano, complesso San Paolo, Modena 🌴

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