Negli ultimi mesi mi sono convinta di una cosa, ossia che l’amore è estremamente sopravvalutato.
Siamo abituate a intendere l’amore come qualcosa che ci salva, che ci completa, che ci risolve ma se intendiamo così la faccenda non facciamo altro che renderci impossibile la vita perché non esiste nessuno che può salvarci, eccetto noi stesse. Periodo un po’ lungo, punteggiatura molto essenziale, ma mi va di dirlo esattamente così.
Per tanto tempo per me amore ha fatto rima con aspettativa, con la speranza di non doverla prendere in mano proprio io tutta da sola la mia vita e invece l’amore viene esattamente dal prenderla in mano alla brutto grugno e senza paura quella vita che si agita fra felicità allo stato puro e merda. L’amore prima di tutto per se stesse, che senza quello non c’è altro. Sembra, ma no, non c’è proprio altro.
E allora dopo anni che Massi diceva ci penso io! ho chiamato l’elettricista ad aggiustare il contatto della cappa, l’idraulico per il rubinetto che perde e mi sono andata a comprare una stampante perché spesso quando gli chiedevo di stamparmi una cosa al lavoro lui se ne dimenticava e io diventavo una furia. Insomma, non voglio più aspettarmi nulla dagli altri, anche se questo altro è l’amore della mia vita, perché so salvarmi perfettamente da sola. Amen.