La mia Pilea fra pochi giorni, il 15 gennaio precisamente, compie un anno e sono molto orgogliosa di come sono riuscita a prendermi cura di lei, sì perché è la terza e avevo paura di non farcela neppure stavolta. Le altre credo di averle annegate, avevo sempre paura che non fossero sufficientemente bagnate, ma nell’ultimo anno ho imparato che la Pilea non ha bisogno di molta acqua, l’ho capito osservando le foglie, appena si abbassano la metto a bagno nella tazza col fenicottero che mi ha regalato la Faby, per il resto solo luce, tantissima luce ed eccoci qua. Pensavo che la cura fosse l’essere sempre presente, il dedicare tantissime attenzioni e invece ho scoperto che spesso la cura più preziosa è stare accanto, contemplando la crescita dell’altro alla distanza giusta, a volte più da vicino e a volte invece da lontano. Ho portato a casa la mia Pilea da Settedifiori allo scioglimento di un voto che avevo fatto, una promessa di più amore nei miei confronti il giorno in cui ho risolto una dolorosa questione familiare, il giorno in cui la Nonnina ha potuto finalmente riposare in pace a più di tre anni dalla sua morte.
In questa casa si festeggiano persino i compleanni delle piante! La vita va celebrata continuamente.
Happy birthday Pilea!