La mia prospettiva sul mondo

Era da moltissimo tempo che non ero così felice e questa è davvero la prova che la felicità non dipende da ciò che accade, ma da come si decide di vedere la vita che ti scorre dentro e attorno. Sono certa che qualcuno leggendo queste mie parole si irriterà e mi dispiace, non sottovaluto ciò che sta accadendo, assolutamente, mi impegno solamente ogni giorno perché questo tempo che scorre in modo così diverso dal solito sia sereno e utile.

Oggi ad esempio ho fatto il mio orto verticale in balcone, lo desideravo da anni e il momento finalmente è arrivato. Ho piantato i pomodori, le fragole, la santoreggia, il timo, la menta, la rucola, il prezzemolo, la lavanda e il basilico una accanto all’altro e quando ho sentito il profumo di lavanda insieme a quello del basilico ho capito immediatamente che per me sarà per sempre quello della quarantena, dell’inatteso eppure buonissimo, del senso che puoi trovare al di là di tutto, sempre. La ragazza del vivaio come ringraziamento per l’ordine mi ha mandato anche un tulipano rosso stupendo, come mi sono sentita grata e che bell’eco ha la gratitudine. La mia parola preferita in queste ultime settimane è infatti grazie. Ho chiamato il tulipano Tilde, in memoria di una persona che è scomparsa stanotte.

Oggi mi è anche tornato in mente il profumo di cera della candela che ho acceso nella chiesina ortodossa in centro a Chora in viaggio di nozze, non so assolutamente il perché, forse è una questione di silenzi e penombre, quelle che fanno molta paura in questi giorni che non puoi riempire con altro. Con Massi a pranzo ci siamo fatti una bella grigliata, non lo dite alla sua gastroenterologa, che buona e il lambrusco… non mi vengono le parole!

Il vuoto crea il presupposto per la gratitudine.

La mia prospettiva sul mondo 🌱

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