Dopo nove mesi di incubo covid tutto brucia molto, brucia di più, soprattutto nei luoghi in cui pare che si sia fatto meno per tutelare i cittadini e magari questa cosa è vera, poi purtroppo ci sono anche gli sciacalli che stanno seminando ignoranza e forse ancora più morte di quella che genera il covid, la morte delle menti e del pensiero.
In questi giorni è balzata sulle cronache la notizia del signore anziano che è morto da solo in un bagno del Cardarelli di Napoli e sono tutti indignatissimi, perché non si può morire così, da soli, in un bagno, in un ospedale in balìa del covid e della politica inefficiente e sporca. Il signor Giuseppe aveva 84 anni, il diabete e lo stramaledetto virus.
Anche mia mamma è morta da sola, in un bagno del reparto di pneumologia del policlinico di Modena. La signora Meris aveva 53 anni, microcitoma ai polmoni e infine un infarto, 20 anni fa. Al sabato vuotava la lavastoviglie e al giovedì è morta, da sola, in un bagno, come è successo pochi giorni fa al signor Giuseppe.
Non è giusto, è vero. Non è per niente giusto morire e oggi non ho voglia di scomodare filosofia e religione che possono rendere più accettabile questo inesorabile processo, no: morire fa schifo, per chi se ne va e per chi resta. E morire in un bagno fa ancora più schifo, lo so sulla mia pelle e per anni ho pensato che se io fossi stata lì, quel giorno, con mia madre, non sarebbe morta, l’avrei salvata, non so come ma ci sarei riuscita e invece no, non c’ero, ero a casa a guardare la tv e la Nonnina mi aveva bloccata, voleva che rimanessi lì con lei e così guardavamo la tv insieme mentre facevamo chiacchiere inutili e mia madre stava morendo da sola in un bagno di un grande ospedale di Modena.
Pensiamo sempre che se ci siamo noi le cose vanno meglio, sono piccoli deliri di onnipotenza che ci aiutano a confrontarci più serenamente con la realtà, con la vita, che però poi fa quello che le pare.
E infatti si muore sempre da soli, anche se c’è qualcuno accanto. È difficilissimo da accettare, ma è così. E si può morire anche in un bagno di ospedale, purtroppo. Perché la vita, e la morte è l’altra faccia della medaglia vita, fa sempre quello che le pare.
