La filigrana dei nostri giorni

Questa vita sospesa ci sta insegnando quanto è preziosa la normalità, ho appena letto in una stories di una amica, ed è proprio ciò a cui stavo pensando da un pò. Questo covid demmerda, al di là di tutto il dolore e lo smarrimento e i casini che ha portato, ci offre in realtà anche l’occasione preziosa di riflettere sulla filigrana dei nostri giorni, ossia sulla trama più o meno raffinata e minuziosa che contraddistingue la nostra vita e la rende unica. Occasione preziosa perché raramente ci si sofferma a riflettere su queste cose, ma ora possiamo, e dobbiamo, farlo perché il nostro domani sia migliore, più sostenibile, umano e rispettoso di noi stessi e degli altri. Che nessuno si salva da solo è un messaggio che in questi mesi bruttissimi è arrivato forte e chiaro, vero?

In quel di Modena tutto procede abbastanza tranquillamente, anche se il numero dei contagi è altissimo, il più alto in regione.

Nonostante questo ogni sera verso le 18.45 Pasqualino si accoccola davanti alla porta di ingresso e aspetta che torni Massi. I gatti sono diventati molto più affettuosi, oserei quasi dire che si sono addomesticati, ed è tutto dire. Io per sta storia di igienizzare tutto faccio il doppio delle lavatrici ed ho trovato un ammorbidente ai fiori di loto che mi rende ogni ritorno a casa speciale per il profumo che viene dalla lavanderia; al giovedì poi inizio a prepararmi alla clausura del week end e al Conad vicino a casa riempio il carrello di cibi confort e anche un pò porn tipo strati di pasta da farcire di ragù per le lasagne, gocce di cioccolato per la torta della domenica, vino, olio di quello buono perché si sa, il cibo aiuta e molto, è una cura universale. Domani andrò dal parrucchiere accanto al nido, mi perdoni la mia Katia ma non posso uscire dal mio comune, e mi farò probabilmente una bella frangetta perché quando c’è freddo e anche un po’ di tristezza mi piace stare riparata e poi la lascerò crescere per il sole della prossima estate, come al solito. Stasera arriva il nuovo alberello di Natale perché dopo tanti anni che non l’ho fatto per il timore che i gatti lo distruggessero, e con lui le preziose palline che colleziono da una vita, ho deciso di tornare a fidarmi della magia di questo periodo e poi diciamocelo, col fatto che siamo molto più in casa i gatti e Pasqui avranno meno possibilità di attentare al simbolo del Natale. Andrà tutto bene, no? E poi mi rinnamoro di Massi, che lunedì inizierà la nuova cura, ve l’ho detto no che nonostante l’intervento c’è già una ripresa di malattia? Ah, il 5 dicembre qualcosa di nuovo lo inizio anche io, un corso di scrittura femminile esorbitante con la mia Ross, non vedo l’ora!

La filigrana dei nostri giorni,

conosciamo la nostra?

(foto Pinterest)

3 pensieri riguardo “La filigrana dei nostri giorni

  1. Quanta verità! Mi perdo nelle tue parole e mi ritrovo pure. Maledetta filigrana… io a volte la confondo, faccio casini, alimento conflitti. Questo periodo per me è allucinante. Poi arriva il fine settimana, raccolgo i pezzi, scrivo, leggo e sto meglio. Farò l’albero e riempirò la casa di lucine, mi hai fatto venire voglia. Un forte abbraccio, per tutto.

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      1. Sì sì, albero! Sto leggendo Della gentilezza e del coraggio di Carofiglio, è piccolissimo ma illuminante per certi versi. E poi ho iniziato Tutto il tempo del mondo di Thomas Girst. Ma mi manca tanto una storia, quindi presto inizierò L’ultima intervista di Eshkol Nevo. Mi aspetto sullo scaffale😁

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