Sono già passati tre mesi dall’intervento, da quando il mio nodulo amato e odiato ha preso la sua strada. Era diventato grande, ormai! Chissà come sta… Quante cose si intrecciano quando si sa cogliere la benevolenza della vita, che passa così velocemente e in modo così pieno di bello e di brutto e ci stanno entrambi, perché la vita è così! Oggi una donna bella in chemio era felice perché stava partendo per l’alta montagna, “Sono felice perché là almeno potrò usare la parrucca senza avere un caldo mostruoso!”. Poi non avevo mai pensato a quanto amo gli alberi, non me ne ero mai resa conto, ma sono sempre cresciuta all’ombra di un albero; penso di averlo scoperto quando ho iniziato a respirare davvero. Un cedro del libano custodisce i miei ricordi di infanzia e stende la sua ombra sul riposo eterno dei miei genitori e dei nonnini. Un leccio maestoso mi ha trasmesso pace, tanta pace. E ora tigli, moltissimi tigli che mi aiutano a gettare il cuore sempre oltre. Avete mai osservato le mani di chi vi sta accanto? Io lo faccio sempre a yoga. Osservo gli anelli delle mie compagne e mi immagino i loro legami, i loro per sempre, quelli che dici prima di tutto a te stessa. I legami mi aiutano a fiorire dentro e le persone che amo sono la parte più bella di me. In tanti mi state chiedendo e raccontando di Goliarda Sapienza, che meraviglia! Felice sera.