Non so se vi ho mai confidato che mia figlia, ahimè, è affetta da una severa forma di adolescentia, nome che deriva dal verbo adolescere, ossia crescere! Ogni tanto mi contagia con i suoi musi lunghi, la visione in bianco e nero che neppure i film di Totò e poi anche io grugnisco! Ma qui in montagna ho trovato una cura straordinaria, grazie anche alla presenza di piccoli gattini che sto coccolando ininterrottamente da quando sono arrivata! Ho deciso di usare l’arma della tenerezza, coccolo figlia e gatti senza ritegno e in misura abbondantissima! Lei si lascia coccolare e l’altro giorno mi ha anche detto che le sembra di essere tornata piccola e trovo che sia una gran cosa tornare bambini e sapere che spesso le parole non servono, ma la tenerezza sì, quella serve sempre.
I soggetti della mia tenerezza: Benny e Biscottino