Ieri pomeriggio ho fatto un corso di cucina naturale con Jessica Callegaro e Lorenzo Locatelli di Cucinare secondo Natura, ed eravamo da Cristina di Umileterra, un luogo molto speciale in cui Cristina ha deciso di rinnovare la propria vita coltivando la terra, lo zafferano e raccogliendo poi i suoi doni. È stata un’esperienza di quelle che ti cambiano profondamente, anche se ero già sulla buona strada e segnano un prima e un dopo, perché ragioni sulla consapevolezza che ciò che mettiamo nel piatto non è più solo una faccenda nostra, non riguarda solo noi. Cucinare secondo natura significa rispettare la terra e ciò che ci dona, vivere una vita più sostenibile, scegliere prodotti locali, stagionali e bio che arrivano sulla nostra tavola eticamente, senza sfruttamento e violenza.
Una vita ecocentrica, insomma.
Abbiamo visto come si cucinano alghe arame, vellutata di zucca, polpette di miglio, verdure al forno, crema di cannellini, torta allo yogurt e dolce salame e poi assaggiato tutto, che bontà!
Jessica e Lorenzo ci hanno anche insegnato come allestire una dispensa e appena avrò finito di scrivere questi pensieri andrò sul sito di Maison du Monde a curiosare; dopo aver fatto la torta di mele intanto ho raccolto la farina di grani antichi di Cristina in un vaso che mi aveva regalato mio papà. Me lo aveva donato dicendomi che ogni volta che mi sarei sentita triste avrei dovuto chiudere la tristezza lì dentro e poi metterlo via e sarebbe passato tutto. Oggi rispolvero quel vaso per metterci dentro non emozioni brutte ma cose semplici di una nuova vita, più consapevole e comunque mi viene da dire grazie papà!
Il vaso di mio papà