Una cosa l’ho capita…

Stamattina mi sono messa le calze fiorite che mi ha regalato l’Anto di Antiba, il rossetto rosso e ho fatto un video in cui ho raccontato una storia ai miei bimbi, La luna Giovanna va in vacanza di Nicoletta Costa, mi mancano, loro e i loro genitori e i nonni e anche le mie colleghe, mi mancano tanto.

Poi è arrivata per posta la mascherina liberty confezionata dalla Ceci che mi ha messo addosso tanta allegria e positività, oggi è anche il secondo compleanno di Comequando, tanti affettuosi auguri Blog mio, pranzo in balcone, saluto ai vicini con la mano e scrittura, oggi la randagia bambina va in campeggio in montagna e c’è da ridere, tanti messaggi come stai? Mi manchi!, meditazione con il mio mantra, che poi veramente è della Ross e lezione di yoga con la Simo che si è commossa e ci ha commossi tutti.

Ci manchiamo, tanto! Ci mancano le persone che amiamo, ci manchiamo noi con la libertà che avevamo prima. Dopo la lezione con la Simo ho dato una scorsa veloce alle notizie, il sindaco di Fiorano ha comunicato che oggi per il coronavirus sono morti due fioranesi, non so chi sono, non ancora, ma sono uscita in balcone molto più commossa di quanto non fossi già e suonavano le campane a festa per fare coraggio, per dire che andrà tutto bene anche se ora non è per nulla così.

Di seguito vi metto il regalo che la Simo ha fatto a Comequando per i suoi due anni, il pensiero con cui ha concluso la sua pratica e che mi ha regalato e io ne sono felicissima. Eccolo:

Una cosa l’ho capita, ho capito che possiamo fermarci anche se non ci sono i mondiali di calcio e possiamo fermarci anche se non è domenica, perché alla fine abbiamo tutto e riusciamo a fare a meno di tutto e questa cosa potrebbe addirittura farci bene, perché fermarsi vuol dire la fine di tutto, ma può voler dire anche l’inizio di qualcosa. La terra ricomincia a respirare, la natura e gli animali rinascono e possiamo noi respirare meglio e fare anche qualche pazzia, abbiamo tempo per noi, per la nostra famiglia, possiamo imparare a stare con noi stessi e perché no sopportare meglio anche i piccoli difetti di chi vive con noi. Siamo costretti a guardare in faccia le nostre debolezze e alla fine possiamo anche compiacerci di quelle stesse debolezze. Questo allontanarsi dagli altri e dalle cose forse ci farà riavvicinare e magari questa volta possiamo decidere noi chi e cosa, perché dalle difficoltà e dalle paure nascono le opportunità, basta avere fiducia. La fiducia può diventare speranza ed è proprio perché nella fiducia è sempre implicita un po’ di speranza che noi non possiamo smettere di fidarci, nonostante tutto. Senza la speranza non è possibile vivere. Simona Giorgis ♥️

Foto di Patrizia Bassi

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...